Che cos'è la feccia e perché va rimossa?

La scoria è un materiale non metallico che si forma durante il processo di fusione. Più la lamiera è spessa, più energia è necessaria per separarla. Ciò comporta la formazione di resti taglienti del materiale fuso e di ossidi che formano bave e scorie, soprattutto quando si tagliano lamiere spesse. Se queste "bave" possono essere rimosse da una forza che agisce lateralmente, si parla di rimozione delle scorie. La rimozione delle scorie è una fase essenziale per garantire la qualità, la sicurezza e la durata dei pezzi ossitagliati.

Il passaggio da bava a scoria è un processo progressivo. Tuttavia, poiché nel trattamento dei bordi si utilizzano strumenti diversi, si distingue anche tra i processi di sbavatura (rettifica) e rimozione delle scorie (scheggiatura). La rimozione delle scorie può essere eseguita anche in linea con le macchine per l'arrotondamento dei bordi per una lavorazione completa.

Le scorie si formano di solito su pezzi spessi tagliati al plasma o con ossitaglio. La lucidatura delle scorie è inutile per due motivi. In primo luogo, le scorie non possono essere rimosse completamente, in quanto possono essere rettificate solo fino a un certo livello e il resto viene pressato via. In secondo luogo, a causa della lentezza del processo di lucidatura, si utilizza un'enorme quantità di abrasivo, con conseguenti costi elevati.

Il metodo preferito per rimuovere le scorie è quello di strapparle letteralmente dal pezzo con dei perni in metallo duro. Il martello per scorie colpisce il lato della scoria ad alta velocità e la stacca dal bordo. Questo potente processo utilizza dischi dotati di perni in carburo che ruotano e oscillano attraverso il pezzo. Il pezzo è bloccato da rulli che lo spostano sugli utensili.